Subbuteo. Storia illustrata della nostalgia
di Daniel Tatarsky

Colla, cartoncino e fil di ferro, figurine e vecchi soldatini: era il 1946 e in Inghilterra Peter Adolph si dilettava a costruire le prime miniature dei calciatori. L’idea del Subbuteo nasceva così. Nel 1966 venivano ricreate le sedici squadre del Campionato del Mondo, mentre già nel 1980 i giocatori di Subbuteo erano diventati sette milioni. Daniel Tatarsky ripercorre dalle origini a oggi la storia di un’impresa e di un’utopia: dall’ipotesi che fosse possibile “subbuteizzare” qualsiasi evento del mondo reale, fino al momento in cui, incalzato dalla concorrenza dei videogame, il gioco è stato ritirato dal mercato.

Quando ero bambino, non c’era da vergognarsi ad avere mal di schiena e ginocchia doloranti. Perché anche se ufficialmente il gioco si chiama Calcio da tavolo Subbuteo, conoscevo pochissima gente che ci giocava davvero sul tavolo. E di gente che ci giocava ne conoscevo parecchia. Il campo da Subbuteo veniva posato sul pavimento oppure direttamente sul tappeto. Avendo una moquette abrasiva come la carta vetrata, io e i miei fratelli usavamo degli speciali cuscini da Subbuteo per cercare di minimizzare il consumo delle ginocchia mentre strisciavamo intorno al campo. Si disputavano perennemente campionati e coppe tra noi e i nostri amici.Divennero tanto popolari che a un certo punto dovemmo limitare il numero delle persone che venivano semplicemente a vederli. Si faceva accomodare la folla in eccesso in un’altra stanza, dove veniva trasmessa la radiocronaca della partita in corso attraverso i nostri nuovissimi walkie-talkie. All’inizio del ventunesimo secolo il Subbuteo è ancora popolare.” Daniel Tataresky, dall’introduzione al libro.

Pagine: 112
Formato:  18×23  cm
Rilegatura: brossura con sovracoperta
Prezzo:  29,00  euro
Isbn: 9788832088267

Daniel Tatarsky è nato e vive a Londra. Scrive e gioca a Subbuteo, ma si guadagna da vivere come attore di cinema, televisione e teatro. Ha recitato nei film “The Disappeared” e “Britannic” (2007), è apparso nella pubblicità “Fifa06” (con Wayne Rooney) ed è stato l’annunciatore della semifinale della Coppa d’Inghilterra 2005. Sa imitare perfettamente l’accento olandese, scozzese e del Lancashire.

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